In Andalusia la Juventus consuma un mezzo dramma calcistico, con forti proprie responsabilità. Conduce la partita per sessanta minuti, con unico neo non essere riuscita a segnare poi, forse anche rinfrancata dalle notizie provenienti da Manchester (il City sotto 1-2) allenta la morsa e da campo al Siviglia.
Sono venti minuti di grande phatos dal gol di Llorente, che non pregiudica ancora il primo posto in classifica, al vantaggio del City che, ribaltando il risultato (finirà poi 4-2), costringe la Juventus al secondo posto nel girone e ad un sorteggio ad altissimo rischio.
A nulla sono serviti gli attacchi nei minuti finali. Il Siviglia ha eretto una barricata a difesa della propria porta con il portiere Sergio Rico protagonista, la traversa amica e gli errori di Morata sotto porta a convogliare il risultato dalla parte spagnola.
La partenza bianconera era stata positiva, Morata a giro, Dybala da fuori e incornata di Sturaro sembravano il presagio ad una serata tranquilla. Allentata leggermente la pressione il Siviglia si faceva vedere dalle parti di Buffon costretto a due grandi interventi ravvicinati al 19’.
L’occasione più clamorosa capita a Morata al 24’, Dybala gli fornisce una palla che va solo accompagnata in rete ma lo spagnolo riesce a calciarla a lato. La Juve continua a fare la partita ma la bravura del portiere andaluso e la mira fallace dei bianconeri lascia sullo 0-0 il primo tempo.
La beffa arriva al 65’ quando l’ex Llorente anticipa Barzagli e insacca sull’angolo dove neanche Buffon può arrivare. Da Manchester arrivano notizie nefaste e Allegri spinge nella mischia Cuadrado.
Le occasioni per il pareggio ed il primo posto ci sarebbero ma la traversa di Dybala al 86’ e l’incredibile errore di Morata al 93’ mettono nell’urna come candidate avversarie Barca, Bayern e le due di Madrid. Sfide affascinanti ma ad alto rischio. Molto alto.
Migliori in campo: Buffon e Sturaro.