Il malato è ancora moribondo ma si intravvedono i primi segni di miglioramento. Il trasloco dalla Champions alla serie A trasforma la Juventus da splendida e frizzante a timida ed incerta compresa l’ennesima amnesia difensiva dopo 5’.
Allegri vuol continuare sulla scia della splendida vittoria contro il Siviglia e lascia inalterata la formazione. A riportare i bianconeri alla dura vita in Italia ci pensa Mournier che dopo appena 5’ uccella Buffon approfittando del cattivo schieramento difensivo.
Lo schiaffo ammutolisce lo Stadium e per alcuni minuti annebbia le idee alla Juventus che, forse, con il pensiero rivede la beffa della partita contro il Chievo. Passati questi minuti di smarrimento i bianconeri cominciano a macinare gioco.
Khedira prende per mano la squadra e alza i ritmi anche se di parate di Mirante non vi è notizia. Il pareggio arriva al 33’ grazie a Morata lesto nello spingere in rete un cross di Khedira. La pressione aumenta cosi come i fallacci dei rossoblu impotenti davanti alla palese superiorità tecnica bianconera.
Il meritato vantaggio arriva ad inizia ripresa con Dybala che trasforma un generoso rigore concesso dall’incerto Celi. La partita finisce li, il Bologna non ha più la forza nervosa ne fisica per reagire, i bianconeri chiudono la contesa al 18’.
Morata rende il favore a Khedira: pennella un ottimo cross che il tedesco non ha difficoltà ad indirizzare in rete. La Juventus allenta la pressione e controlla fino al triplice fischio.
Boccata d’ossigeno e tre punti anche se c’è tanto da lavorare con particolare attenzione alla leziosità irritante di Pogba in diversi frangenti e l’estraneità dal gioco di Hernanes ancora pesce fuor d’acqua.
Migliori in campo: Khedira e Morata.