Crolla anche al S.Paolo la Juventus. Un inizio campionato che sta diventando un incubo, 5 punti e 3 sconfitte che non possono essere tutte imputate alla sfortuna, ad un episodio o alla squadra in costruzione è il senso generale di improvvisazione che sconcerta.
E’ stata l’ottava partita della stagione con l’ottava formazione, si continua a cambiare modulo e posizione dei giocatori e lo scoramento che sembra pervadere anche in loro appare evidente in diversi frangenti della partita.
Il Napoli ha giocato la sua onesta partita schierato nel 4-3-3 che Sarri porta avanti dando cosi identità alla squadra, ma è la Juventus che stà dietro, che non cresce, che non ha idee. E’ la Juve che è arrivata in Campania timorosa sperando di non perdere.
L’avvio bianconero non era stato malvagio, controllo del gioco e verticalizzazioni ed al 13’ la prima occasione per Zaza. Poi il Napoli ha preso in mano il gioco e con Insigne al 26’ è passato in vantaggio. Niente o nulla la reazione bianconera
Nel secondo tempo la Juve alza il baricentro e tenta di costruire gioco esponendosi cosi ai veloci contropiede partenopei. Il raddoppio al 17’di Higuain sembra spingere i bianconeri nel baratro del non ritorno.
Sembra il de profundis ma passa solo un minuto e Lemina sfrutta un cross di Dybala e riapre la partita. Viene mandata in campo l’artiglieria pesante Cuadrado e Morata ma poco cambia, il centrocampo napoletano sovrasta quello bianconero per grinta, idee e voglia di vincere.
Migliori in campo: Lemina e Chiellini.