Ancora non ci siamo. Il punto conquistato contro il Chievo sa di sconfitta. Per fortuna bianconera ad inizio ripresa l’arbitro Guida annulla giustamente una rete agli uomini di Maran per fallo su Bonucci, il 0-2 sarebbe stato una mazzata tremenda.
La Juventus risulta un cantiere aperto dove l’impressione è che si navighi a vista cercando di indovinare il modulo giusto. Si inizia con il 4-3-1-2, si conclude con il 3-5-2 passando per il 4-2-3-1, troppa confusione abbinata ad una condizione fisica non ancora ottimale.
Il rientro di Marchisio come nuovo Pirlo non ha portato i risultati sperati. Quando poi prendi gol dopo appena 5’ le già poche certezze cominciano a vacillare. In questo frangente non sono certo d’aiuto i fischi ingenerosi dello Stadium.
Ci può stare essere delusi a non vedere un minimo di miglioramento rispetto alle prime due partite però durante la gara la squadra va incitata e sostenuta, i fischi eventualmente a fine partita, eventualmente!
In una serata cosi grigia si possono comunque trovare (pochi)spunti positivi. Buffon è una sicurezza (vedi paratona all 8’ della ripresa). Alex Sandro ha mostrato quanto può far male con le sue cavalcate sulla fascia, Cuadrado con le sue accelerazioni può cambiare volto alle partite.
Non va dimenticato che non guasta mai l’aiuto della dea bendata che in momenti come questi si dimentica di te (palo di Pereyra al 12’).
Il rigore segnato da Dybala a fine partita regalo un punto che muove la classifica ma che non consente, vista la prestazione, di vedere roseo nel futuro.
Migliori in campo: Barzagli e Alex Sandro