Mancava da parecchi anni una partenza così disastrosa da parte della Juventus. Quello che preoccupa non sono gli impietosi numeri ma la situazione di precarietà che si annusa nell’aria e la sensazione che in alcuni momenti si stia navigando a vista.
La partita persa meritatamente contro la Roma ha evidenziato paurose carenze tecniche ma soprattutto caratteriali. La dipartita di numerosi elementi, condottieri in campo e nello spogliatoio, ha lasciato dei vuoti che ancora devono essere riempiti.
La Juventus ha subito la pressione della Roma (più vogliosa di vincere) chiudendosi nella propria trequarti cercando di portare via almeno un pareggio. La tattica di sfruttare le ripartenze non ha funzionato anche perché i migliori interpreti in quel ruolo erano in panchina, Morata e Cuadrado.
La difesa ha retto agli attacchi giallorossi anche grazie alla dea bendata che al 24’ ha salvato i bianconeri quando la palla colpita da Pjanic è andata ad incocciare il palo interno. Neanche lo scampato pericolo ha scosso i bianconeri sempre costretti in trincea.
Nel secondo tempo il copione non è cambiato e la Roma è passata con una splendida punizione di Pjanic al 14’. La reazione dei bianconeri è inesistente e i giallorossi, sfruttando anche la superiorità numerica dopo l’espulsione di Evra, raddoppiano con Dzeko.
Tardiva finalmente la reazione della Juventus che con Dybala accorcia le distanze ed in pieno recupero, con Bonucci sfiora il clamoroso pareggio.
Il cantiere è ancora aperto e si stà pagando un prezzo salato alla rivoluzione, tempo per recuperare c’è ma bisogna dare un taglio all’improvvisazione ed avere le idee chiare.
Migliori in campo: Buffon e Dybala.