E’ un inizio shock per la Juventus che forse servirà a maturare e a prender coscienza che tre pesanti colonne portanti non ci sono più e tentare di surrogarle con Padoin, onesto e stimato gregario, non è proprio possibile.
Ma non tutto è imputabile alle assenze. C’è da distribuire un po’ di responsabilità fra tecnico e giocatori. C’è anche da sottolineare che il primo tiro dell’Udinese verso Buffon è avvenuto al 78’ in occasione del gol e la Juve aveva avuto ottime occasioni per il vantaggio.
Il cantiere bianconero è aperto, Allegri non può più contare sulla scia di quanto costruito da Conte, ora è tutto nelle sue mani. Le assenze, tra chi non c’è più e chi staziona in infermeria, sono pesanti ma alcune situazioni non sono accettabili.
La nota più stonata della serata e da cui la Juve negli anni scorsi traeva molti gol e parecchi punti, sono state le situazioni di palla da fermo. Punizioni e corner sono stati gestiti in maniera approssimativa. Vedi episodio del 14’ con Bonucci e Pogba indecisi su chi dovesse battere.
I corner battuti da Pogba, ragazzone di 1,90 e buon colpitore di testa, un grave errore a cui si è posto rimedio solo con l’ingresso di Dybala. Considerando la batteria aerea dei bianconeri è opportuno lavorare e sfruttare questa risorsa.
E’ mancata poi la lucidità sotto porta. Mandzukic, Padoin e Pogba hanno fallito facili occasioni. Il francese diverse volte è stato eccessivamente lezioso tanto da irritare, in alcuni momenti, lo Stadium. Dybala ha portato un po’ di vivacità quando è entrato ma non è bastato.
Recupero degli infortunati ed ancora qualche acquisto a centrocampo, poi palla ad Allegri che ha molto lavoro da svolgere.
Migliori in campo: Dybala e Barzagli