E’ mancata la vittoria in Champions League per rendere straordinaria un’annata da incorniciare. Il popolo bianconero festeggia ugualmente, la ritrovata competitività in Europa da ulteriore slancio e infonde ottimismo per il futuro.
Se un piccolo rammarico si vuole trovare questo stà in quei 20 minuti del secondo tempo dove il Barca era in scacco e i supporter blaulgrana ammutoliti presagivano il peggio. Poi un veloce contropiede ha riportato il peso della bilancia dai più forti.
Per vincere la coppa dalle grandi orecchie ci vuole una forte squadra, una giusta dose di fortuna nei momenti difficili e perché no, una svista arbitrale favorevole. Malignando possiamo dire che alla Juve è mancato l’ultimo parametro (vedi rigore su Pogba).
Con pochi ritocchi si può rientrare tra le papabili alla vittoria finale, al momento siamo pericolosi outsider. Il cammino fino alla finale ha portato, oltre al risultato sportivo, anche una vagonata di soldi da cui Marotta e Paratici possono attingere.
I primi arrivi Dybala e Khedira alzano l’asticella tecnica della squadra. Il giovane talento dovrà raccogliere l’eredità di Tevez, il tedesco porta in dote esperienza e, visto il prolifico palmares, anche una dose di fluido positivo.
Restano delle incognite legate alle partenze. I nomi in predicato di lasciare la Juventus sono tre. Mister 120 milioni Pogba, il sempre ambito Vidal e, ultimo entrato nella lista, Carlitos Tevez. Anche l’anno scorso i nomi erano questi, poi sono rimasti…per vincere!