Semifinale di Champions League insieme alle super corazzate mondiali. Dopo una partita giocata con sacrificio, sudore e tenacia la Juventus raggiunge l’importante traguardo e siede al fianco della nobiltà del calcio, posto che le mancava da un po’.
I bianconeri raggiungono una meritata qualificazione nel computo delle due partite, ma la partita in territorio monegasco ha fatto penare tutti. Troppo timorosa e remissiva nell’atteggiamento, quasi spaventata dalla ghiotta posta in palio.
L’atteggiamento non è quello visto negli ultimi anni. La spavalderia e la sicurezza di essere superiore, e la Juventus lo è sul Monaco, ha lasciato il posto al braccino che viene ai tennisti quando devono e debbono chiudere i giochi.
Forse quanto accade dopo pochi secondi è lo specchio di quello che saranno i restanti 96’. Chiellini scivola goffamente (errore reiterato, Dortmund docet) e, bontà sua e nostra, è lesto a bloccare palla con la mano e fermare l’accorrere di Bernardo Silva.
Ammonizione giusta che influenzerà il difensore per il resto della gara e squadra come colpita dall’accaduto che lascia campo, troppo, al Monaco. Il pressing monegasco è asfissiante, i bianconeri sono storditi e continuamente in affanno.
Quello che manca è soprattutto la ripartenza, il gioco è impreciso dal centrocampo in poi. Morata e Tevez non sono in giornata, per fortuna anche gli avanti monegaschi non brillano per precisione. Unico brivido nel finale quando Pirlo timbra l’incrocio dei pali su punizione.
Fischio finale, 0-0, les jeux sont fait.
Migliori in campo: Bonucci e Barzagli