Ormai la si può pronunciare senza paure e senza utilizzare gesti scaramantici, la parola scudetto non è più tabù. La vittoria contro la Lazio ha spento tutte le utopiche fantasie di rimonta e cancellato le tabelle di recupero delle inseguitrici.
La Juventus s’è dimostrata squadra più forte, ha gestito la partita a proprio piacimento e tarpato subito le ali alle idee bellicose che durante la settimana erano, giustamente, arrivate da parte laziale galvanizzati dalle 8 vittorie di fila
L’approccio alla gara dei laziali era stato da compagine non disposta ad accontentarsi del pareggio. Pressing alto e poco tempo per i bianconeri di ragionare. Tattica che è evaporata nel giro di un quarto d’ora il tempo che occorso all’Apache d’ entrare in possesso di palla.
Siamo al 17’ quando Vidal tocca per Tevez, l’argentino dribbla Basta e infila l’incolpevole Marchetti. La partita ha già segnato il suo destino. La Lazio non si smarrisce e continua con il suo atteggiamento aggressivo dimostrandosi degna del secondo posto.
La foga di voler riprendere la Juventus crea però dei buchi nella difesa dei ragazzi di Pioli. In uno di questi è bravissimo ad inserirsi Bonucci e sfruttare il magnifico assist di Pirlo. Volata di 50 metri del difensore e gol fantastico.
Game over per la partita e per lo scudetto. Il resto della gara non vive di particolari emozioni, la Juventus è in totale controllo e Buffon non corre pericoli. Negli ultimi minuti la mente veleggia a Montecarlo e a quello che può diventare un grande traguardo (di cui ancora non si parla!).
Migliori in campo: Tevez e Padoin