Una sciagurata scivolata di Chiellini tiene aperta la porta della qualificazione anche se, per il ritorno pur avendo dimostrato nel complesso della partita una superiorità rispetto al Borussia, ci sarà da remare e da evitare certi “scivoloni”.
La Juventus ha lasciato per grandi tratti dell’incontro il pallino del gioco ai tedeschi che, escluso il gol omaggio segnato da Reus al 13’, non hanno mai impegnato Buffon anzi è la Juventus che deve recriminare per non aver segnato il terzo gol.
La tattica attendista paga subito. Rapida azione sulla fascia di Morata che brucia la macchinosa retroguardia del Dortmund, tiro che Weindefeller smanaccia sui piedi di Tevez. Per l argentino è semplice spingere la palla in rete.
La partita sembra in discesa, la tattica attendista e imperniata poi sulle ficcanti e veloci ripartenze sembra essere giusta. A far crollare il castello di certezze bastano 5’ quando Chiellini per fortuna o troppa sicurezza regala a Reus il pareggio.
La Juventus accusa mentalmente il colpo e per larghi tratti è in balia del palleggio tedesco. La difesa bianconera regge l’urto con affanno anche se vere occasioni da gol non vengono costruite dal Borussia.
Una grossa tegola, anche in chiave futura, arriva al 37’ quando Pirlo è costretto ad uscire per un malanno al polpaccio. La svolta arriva di li a poco quando Pogba, lanciato splendidamente da Tevez, offre a Morata un facile pallone che lo spagnolo non sbaglia.
Il ritrovato vantaggio sblocca psicologicamente la Juventus che nel secondo tempo ha solo l’errore di non finalizzare, con Pereyra eTevez, alcune favorevoli occasioni. Il ritorno fa meno paura.