Manca di cinismo questa Juventus; forse ha il braccino, come i tennisti che non sfruttano i match point; sicuramente a Cesena ha dimostrato grande presunzione giocando a ritmi compassati con la mentalità che il risultato fosse acquisito per meriti divini.
Butta via cosi l’ennesima occasione per distanziare la Roma. Forse l’impegno di Champions stà cominciando a prendere il sopravento e cosi si spiegano queste prestazioni. Peccato perché pur nel grigiore generale la partita stava per essere vinta.
A 10 minuti dalla fine Vidal ha avuto l’occasione per chiudere la contesa e salutare la Roma. Sarebbe stata una punizione troppo severa per un ottimo Cesena, giusto cosi. Quel rigore calciato fuori racchiude la serata no bianconera (sponda Juve).
I primi venti minuti della Juventus sono stati imbarazzanti. E’ sembrato di assistere alle prime gare amichevoli di preparazione. Gambe molli, testa distratta, ognuno fa reparto a se. In questa mediocrità la linea di galleggiamento è tenuta da Buffon.
Il Cesena passa in vantaggio al 17’ ma prima erano state le grandi parate di SuperGigi a bloccare la squadra di Di Carlo. Lo svantaggio desta la Juventus dal suo torpore e pur continuando a mancare schemi e tecnica nel giro di 10’ agguanta il pareggio.
Pogba pennella da sinistra e Morata insacca. Passano appena 6’ e Marchisio, travestito da rapinatore d’area, segna il gol del sorpasso. Nella ripresa la Juventus non riesce a gestire e il Cesena pareggia. Ci sarebbe ancora il tempo per vincerla ma Vidal non è in serata.
Migliori in campo: Buffon e Marchisio.