Una beffa clamorosa. Si può riassumere cosi la sconfitta immeritata della Juventus contro il Genoa. Un pallone vagante buttato in area per divina provvidenza da Matri e colpito maldestramente da Antonini rotola in rete per un atroce destino.
Molta sfortuna e un pizzico di complicità da parte dei difensori bianconeri, Buffon incluso, che in 5 contro 2 rossoblù non riescono a intercettare un’azione convulsa ed estemporanea. Pesanti distrazioni che costano 1 punto in classifica.
La corrida del Marassi non aveva sorpreso la Juventus ormai abituata a giocare in queste situazioni. Certo, ogni tanto che la dea bendata si ricordi anche dei colori bianconeri e che i portieri avversari non si travestano da Buffon.
Anche il genoano Perin sfoggia una delle sue prestazioni migliori ben coadiuvato dai pali. In fondo le occasioni la Juventus le ha create, il dato degli angoli è sintomatico: 20 contro solo 1. Manca forse più freddezza e cattiveria.
Llorente al 24’ ha sfoderato una delle specialità della casa: protezione del pallone e girata, peccato il palo ad infrangere i sogni di gol dello spagnolo. Ogbonna non riesce a fare di meglio al 70’ andando a colpire l’incrocio dei pali.
Doveva essere la serata dei festeggiamenti per le 500 partite di Buffon in maglia Juventus si esce invece dal campo con le ossa rotte. La vittoria con la Roma è stata vanificata, un po’ di fortuna non guasterebbe ma c’è anche qualcosa di tattico e fisico che non và.
Migliori in campo: Morata e Chiellini