E’ ancora la Juventus di Antonio Conte. All’esordio contro il Chievo non ci si accorge che l’inquilino della panchina bianconera è cambiato. Modulo, uomini, intensità di gioco, fame di vittorie e tre punti: niente è cambiato rispetto a 3 mesi fa.
Se si vuole muovere una colpa alla squadra questa è stata di dominare la partita ma non chiuderla. Troppe occasioni non concretizzate che stavano per costar care a metà ripresa, ma Buffon ha risposto da campione a Maxi Lopez.
La Juventus parte con le assenze di Pirlo, sostituito da Marchisio, Chiellini e Barzagli in difesa surrogati da Ogbonna e Caceres, Llorente il cui posto è preso dal sorprendente e positivo Coman. Tante assenze ma il prodotto non cambia.
Ci vogliono appena 6’ per sbloccare il risultato. Su azione da corner Caceres salta più alto di tutti scagliando la palla contro il corpo di Biraghi. La fortunosa carambola fa terminare la sfera alle spalle di Bardi.
I bianconeri raggiunto il vantaggio continuano la loro martellante azione senza diminuire d’intensità. Le occasionida gol si sprecano, le più importanti sono quelle di Vidal al 16’ che colpisce il palo imitato da Tevez al 42’ e Caceres al 45’ che centrano la traversa.
Nella ripresa il copione non cambia, il Chievo resta rintanato nella propria metà campo e la Juventus costruisce gioco ed azioni da gol. Al 23’ esce Coman fra i giusti e meritati applausi per far posto a Llorente, più peso in area per chiudere la contesa ma niente cambierà fino alla fine.
Migliori in campo: Coman e Lichtsteiner