Vincono i quasi 20.000 festanti spettatori che hanno assiepato le tribune dello stadio Manuzzi di Cesena. Per quanto riguarda il calcio, meglio aspettare ancora un po’ di tempo. Troppe gambe ancora imballate, troppe teste con i ricordi vacanzieri ancora nitidi.
La Juventus schiera dal primo minuto alcuni nazionali con soli 2 giorni di allenamento. Chiellini e Bonucci in difesa, Lichtsteiner sulla destra e Pirlo metronomo di centrocampo. Il modulo è il collaudato 3-5-2 di Conte.
La partita offre poco e niente. Tanto possesso palla, qualche timido tentativo dalla distanza e Cesena guardingo ai limiti della propria area pronto alla ripartenza. Sarà anche calcio d’estate ma pareggiare contro la Juventus è sempre motivo d’orgoglio.
I pochi sussulti arrivano dai piedi del migliore in campo. Pirlo prova due volte dalla distanza ma Leali è sempre attento e non si fa sorprendere. Il nazionale diventa idolo dello stadio che lo omaggia con cori ed applausi ad ogni tocco di palla.
Secondo tempo si apre con ampio turnover effettuato dai due allenatori. Marchisio sostituisce Pirlo e i ritmi calano ancora di più. Dal torpore della manovra viene esaltata la prova del francesino Coman che mostra buona personalità e numeri interessanti.
L’ultimo sussulto arriva da Ogbonna che colpisce di testa spedendo però alto. Finale felice per i 20.000 e per il Cesena che conquista un meritato pareggio contro i campioni d’Italia. Sulla sponda bianconera c’è ancora molto lavoro da fare.