Gioca al gatto con il topo la Juventus contro il Bologna. Lascia sfogare i felsinei nella prima parte di gara per poi lentamente prendere in mano le redini del gioco e tramortire la squadra di Pioli ad inizio ripresa con l’uno/due di Vucinic e Marchisio.
Se ancora non fosse stato chiaro la Juventus dà l’ennesima conferma che in Italia è lei la padrona, lei che gestisce la sua sorte che, pur facendo i dovuti scongiuri, dovrebbe portarla a bissare il successo tricolore.
Onore al Bologna e a Pioli che, pur avendo di fronte la corazzata bianconera, non snatura il suo gioco e manda in campo Gilardino con tre mezze punte a fargli da spalla. L’azzardo sembra dargli ragione dopo pochi minuti.
L’attacante rossoblu ha un’occasione colossale al 6’. Buffon è bravo e tempestivo nell’uscita e sventa la minaccia. Da lì in poi, lentamente, con sapienza, la Juventus aumenta i ritmi e conquista metri di campo pur non creando molto.
L’azione migliore al 36’ quando Padoin serve al centro per Vucinic che arriva in anticipo. Il montenegrino aggiusta la mira nella ripresa quando al 16’ è bravo a sfruttare il passaggio di Marchisio e, con la punta del piede, battere Curci.
Il montenegrino non concretizza un’altra occasione al 21’ e al 28’ decide di rendere il favore a Marchisio. Triangolo veloce tra i due e il Principino, con freddezza, insacca.
Titoli di coda e altro mattone per il 31°.