Missione compiuta. La Juventus approda ai quarti di finale di Champions liberandosi della pratica Celtic con una condotta di gara accorta e cinica. I bianconeri allungano anche i minuti senza subire gol che adesso sono 490.
Conte, come ampiamente preventivato, opta per un largo turnover schierando Marrone al centro della difesa, Peluso a sinistra e Padoin a destra. Scudiero di Pirlo il giovane Pogba e coppia nuova in avanti con Matri e Quagliarella.
Proprio questi ultimi due scriveranno il loro nome nel tabellino marcatori non facendo rimpiangere gli spenti Giovinco e Vucinic della partita di Napoli. Molto buona, ancora una volta, la prova di Marrone in difesa.
La partita, oltre i gol e qualche timida avance del Celtic, ha poco da offrire e lo spettacolo è più sugli spalti che sul terreno di gioco. La Juventus controlla le iniziali sfuriate scozzesi dettate da tanto agonismo ma scarse di tecnica e tattica.
Esaurito lo sfogo agonistico dei biancoverdi la Juventus passa. Ancora una volta è Matri a punire il Celtic. L’azione parte da Barzagli (il migliore in campo) che libera al tiro Quagliarella, Forster respinge e Matri è lesto ad insaccare.
L’andazzo del match non cambia neanche con il vantaggio bianconero anche se Buffon compie una parata prodigiosa al 32’. Nel secondo tempo oltre al gol di Quagliarella e il valzer delle sostituzioni, in campo non offre null’altro.