Un tempo da Juventus basta per chiudere la pratica Fiorentina. I viola, caricati dal loro Presidente, nei primi minuti cercano di impensierire i bianconeri soprattutto con Jovetic a cui risponde con una grande parata Buffon.
I ragazzi di Montella però si spengono subito e la Juventus comincia a conquistare campo e a martellare sulle fasce laterali. Pirlo riscalda i motori, Vidal aumenta i giri e Vucinic al 20° lascia partire una cannonata che infrange i sogni viola.
Il gol del montenegrino spiana la strada ai bianconeri che ormai padroni del campo relegano i viola a semplici sparring partner. Le occasioni fioccano, compreso l’ormai consueto rigore negato alla Juventus.
Infatti al 29° Cuadrado colpisce il ginocchio di De Ceglie in piena area, ma anche Mazzoleni non se la sente. Potrebbe essere sempre Vucinic a chiudere la partita se al 32°, dopo aver rubato palla a Roncaglia, non tirasse su Viviano in uscita.
Il raddoppio arriva al 41° grazie a Matri che, servito da Vidal, calcia in rete. Gol con risvolto curioso, l’attaccante infatti, poco prima di calciare, perde lo scarpino ed effettua la conclusione scalzo.
Nel secondo tempo non si registrano grandi episodi se non alcune notizie negative. Marchisio e Peluso ammoniti salteranno la Roma, Vucinic uscito malconcio è a rischio Glasgow. Il tutto viene mitigato poche ore dopo con il pareggio tra Lazio e Napoli.