Bisogna iniziare la cronaca di questo ritorno di semifinale partendo dagli ultimi minuti di partita. Sei minuti di recupero da batticuore. La Juventus sale in paradiso per riprecipitare negli inferi per proprie colpe.
La Lazio, ancora una volta assistita dalla dea bendata e dall’uomo nero Banti, attua il vecchio ma redditizio catenaccio stile Trap anni 80 (che di questi tempi passa per tattica di contenimento) tirando in porta 2 volte e segnando 2 gol.
Gli aquilotti passano in vantaggio al 52° grazie a Gonzales che sfrutta un’indecisione di Peluso (Chiello rientra quanto prima!). La Juventus accusa il colpo e Conte manda in campo i titolari Pirlo Marchisio e Quagliarella.
Il gioco si snoda per tutto il secondo tempo nella metà campo laziale. Giovinco viene più volte colpito in maniera dura ma Banti, in maniera palese e invereconda, dimostra un accanimento personale andando anche a ammonirlo.
Quando tutto sembra finito, in pieno recupero, Vidal approfitta di una svista della difesa laziale e pareggia. I supplementari sembrano certi ma la difesa bianconera su corner lascia Floccari libero di saltare e segnare.
Marchisio che scaglia sciaguratamente fuori.