Si deve per forza iniziare dalla fine, una fine turbolenta. Il film della partita ha tenuto tutti con il fiato sospeso fino alla scena finale che, invece di consegnare certezze ha lasciato uno strascico di polemiche .
Come spettatori dobbiamo a questo punto cercare di dare una spiegazione, cercare noi il colpevole di questo pareggio. Sul banco degli imputati come principale protagonista sale la sestina arbitrale con una direzione mediocre.
L’episodio finale con la parata di Granqvist riassume la pochezza, la scarsa personalità di Guida. Se tale episodio fosse successo a parti invertite sarebbero venuti giù teoremi, complotti, interrogazioni parlamentari, titoloni.
Dando a Cesare quel che è di Cesare, quindi il rigore, evidente, provocato a inizio gara da Vucinic, mancano altri 2 netti penalty per la Juventus. Un abbraccio molto poco amichevole su Pogba e la trattenuta, vistosa, su Vucinic.
Sicuramente episodi che condizionano l’andamento di una gara e che, ultimamente, vedono la Juventus sfortunata. Contro la Lazio martedì il fallo su Vucinic, contro la Sampdoria l’atterramento di Matri, contro il Cagliari la spinta su Asamoah.
Questo non deve distogliere dalle colpe juventine. E’ indubbio che l’assenza di Chiellini stia diventando una grossa emergenza. De Ceglie ha commesso l’ennesimo grave errore dopo quello di Coppa Italia su Mauri. Nascono sempre dalla sinistra i gol contro Samp e Parma.
Recuperiamo al più presto il soldato Chiello!