Dopo aver sollevato la Coppa più ambita e prestigiosa sul cielo di Berlino, Gigi Buffon poteva disporre del suo futuro scegliendo l’offerta più vantaggiosa economicamente e il club che gli avrebbe consentito di competere ancora per importanti trofei.
Avrebbe potuto spuntare un ingaggio da nababbo e continuare a giocare negli stadi più famosi al mondo.
Ha fatto una scelta diversa, ai limiti dell’incoscienza e della pazzia. E’ sceso con la Juventus in Serie B. E’ andato a giocare sui campi vetusti e inospitali della provincia italiana. Ha scelto di guadagnare cifre nettamente inferiori di quelle che avrebbe potuto strappare il portiere più forte del mondo.
Il richiamo delle sirene milanesi c’è stato anche dopo la risalita di Madama nella massima serie. Buffon, cortesemente ma in maniera netta ed inequivocabile, ha detto no.
Lo sciagurato ha fatto una scelta d’amore per i colori bianconeri. Ha anteposto i valori del cuore, dell’amicizia e dell’affetto, alla pecunia fredda e gretta.
Ha rinnovato il contratto con la Juventus prima di tutti dopo la risalita dalla serie B. Ha così innescato un effetto domino sui compagni bianconeri, ancora indecisi sino a quel momento, convinti poi alla firma dal gesto di Gigi. Per suggellare ancora una volta il suo amore verso la Juventus, pochi giorni fa, ha prolungato il contratto di un anno.
Una scelta di vita da parte di chi ha dei sentimenti forti e genuini. Di chi ancora crede nei valori più sani, unici e non vendibili.
Un personaggio unico nel suo genere che nella grande famiglia della Juventus ha trovato il suo habitat professionale ed emotivo naturale. E anche per questi campioni ma soprattutto uomini, che si è orgogliosi di tifare Juventus.