Era la serata del dentro o fuori, del grande sogno che poteva diventare incubo, dei rimpianti per la partita in Danimarca o dell’esaltazione per la gara contro il Chelsea. La Juventus, con una partita saggia, guadagna gli ottavi di Champions.
Non bastasse la qualificazione, la Juventus conquista anche il primo posto che le permette di giocare il ritorno degli ottavi in casa. Piccolo vantaggio a cui si contrappone la squalifica di Chiellini che rimedia un giallo esagerato a fine gara.
La partita inizia a bassi ritmi e il paventato biscotto aleggia nella fredda serata ucraina. La tesi antisportiva viene smentita quando le squadre scacciano il gelo e i ritmi cominciano ad alzarsi cosi come gli scontri fisici.
E’ la Juventus la prima a recriminare per un evidente fallo di mano in area di Fernandinho che l’arbitro non sanziona. I bianconeri prendono possesso della gara e con Giovinco sfiorano il gol con la palla che lambisce il palo.
La ripresa inizia scoppiettante con due occasioni per parte. Sulla prima è bravo Buffon, sull’altro fronte Pirlo sfiora l’incrocio dei pali. Pochi minuti dopo la Juventus passa grazie a Kucvher che, pressato da Giovinco, insacca nella propria porta.
Lo Shakhtar incassa il colpo e alza i ritmi esponendosi così ai veloce contropiede dei bianconeri. La compensazione stava per verificarsi alla mezz'ora quando Asamoah deviava sul palo alla destra di Buffon un cross di Ilsinho.
Poi sino alla fine la Juventus gestiva la gara e volava agli ottavi di Febbraio.