Non è bastato, alla Juventus, un quarto d’ora finale d’assedio al fortino del Cagliari per vincere una partita giocata a sprazzi. L’impegno ancora una volta non è mancato, ma il rilassamento dopo il gol iniziale è stato deleterio.
Con un’azione corale capolavoro, Vucinic già al 7° del primo tempo aveva portato in vantaggio i bianconeri. Sembrava il preludio ad un pomeriggio di festa e di altri gol invece i bianconeri hanno pagato il non avere chiuso la partita.
Il Cagliari ha pressato alto riuscendo così a contenere il gioco aggressivo dei bianconeri. La Juventus in sole due occasioni ha avuto la palla del 2-0 ma ha fallito in entrambe con Matri al 13° e con Pepe sul finale.
Nel rientro dall’intervallo subito la doccia gelata con il pareggio di Cossu. La reazione bianconera s’è fatta attendere, anche perché il Cagliari ha raddoppiato le energie per portare a casa un prestigioso risultato.
I cambi di Conte non hanno sortito grandi scossoni, anzi, proprio uno dei subentrati, Krasic, al 93° ha fallito in maniera scriteriata la più nitida palla gol calciando, da favorevole posizione, debolmente e fuori.
Dopo Bologna, e Genoa un altro pareggio casalingo che sottrae importanti punti nella lotta al vertice. In questo momento poi la Juventus ha smarrito la brillantezza atletica mostrata nel girone d’andata, speriamo dovuta solo ai carichi di preparazione.
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