Si è spento all’età di 91 anni Giorgio Bocca. Il grande giornalista e scrittore era nato a Cuneo il 28 agosto del 1920. Partigiano durante la seconda guerra mondiale, dove comandò un divisione di Giustizia e libertà, finita la guerra alla carriera di politico preferì quella di giornalista.
Dopo gli anni della gavetta in provincia, nel 54 si trasferisce a Milano e scrive per L’Europeo e Il Giorno. Nel 76 è tra i fondatori di La Repubblica. Numerosi i libri pubblicati in cui bachetta i vizi italici. Di lui ricordiamo il tifo per la Juventus e gli aspri articoli contro la farsa di calciopoli.
Riportiamo un passo, tratto da un articolo scritto su La Repubblica, esemplificativo del suo pensiero su farsopoli:
…Chi ha fatto sport, chi ha giocato al calcio sa che la storia delle partite comperate e vendute è una esagerazione. Certo un arbitro può fare dei favori, ma le squadre in campo sono di undici persone e pensare che tutte siano d'accordo nell'inganno, pensare che un campionato che dura un anno sia falsificato non ha senso.
La Juventus che gli esagitati vorrebbero mettere sotto accusa ha perso nel girone di ritorno qualcosa come dieci punti sulle sue inseguitrici, segno che il preteso aiuto dei corrotti e dei corruttori le serviva a ben poco.
Almeno così pensa uno da una vita convinto che il gioco del calcio in Italia senza la Juventus sarebbe impensabile.
Giorgio Bocca