Ancora un esame di maturità non superato dalla Juventus. Contro il Genoa, reduce da pessime prestazioni, i bianconeri avevano l’imperativo di conquistare i tre punti per dare un forte segnale al campionato e acquistare in autostima.
Si sono rivisti i fantasmi del passato, con i giocatori sul finale bloccati dalla paura, e con i rossoblu che hanno cercato e sfiorato la vittoria. Un film già visto con Del Neri, gol puntuali di Matri vanificati dalle amnesie difensive.
La Juventus aveva iniziato bene la gara, Conte schierava Matri con Vucinic e ai lati Estigarribia e Pepe. Il Capitano Del Piero, con uno Juventus Stadium ai suoi piedi e in aperto dissenso con Andrea Agnelli, in panchina.
Bastano 6’ alla Juventus per portarsi in vantaggio: Matri, da rapace dell’area, devia in rete su conclusione di Marchisio. Il vantaggio iniziale non viene però sfruttato dai bianconeri che non riescono ad assestare il gol del raddoppio.
Il Genoa è ben messo in campo e perviene al pareggio al 31’ con Rossi lasciato colpevolmente solo da Chiellini. La Juventus ci prova ancora con Matri in diverse circostanze ma bisogna aspettare il 13’ del secondo tempo per il nuovo vantaggio bianconero.
Passata nuovamente in vantaggio la Juventus non riesce a gestire la partita. Il gioco del Genoa sale di intensità e al 40’, grazie alla collaborazione Bonucci – Storari, raggiunge il pari con Caracciolo.
Nel finale entra, osannato, Del Piero ma ormai è troppo tardi.
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