Pareggio in bianco e nero per la Juventus a Catania. Nero come il primo tempo dove la squadra di Conte gioca a ritmi compassati e permette ai siciliani di applicare un buon pressing con particolari attenzioni a Pirlo.
Diventa bianco il secondo tempo quando la Juventus, scossa dal meritato vantaggio catanese scende in campo con altra grinta e riesce a raggiungere il pareggio per poi, sul finire della partita, fallire alcune palle gol.
Conte manda in campo per l’esordio Elia e ripropone Grosso a sinistra. L’olandese dura in campo solo un tempo. Troppo acerbo e fumoso, ha ricordato il Traorè della passata stagione. Vidal gioca tra centrocampo e aiuto del solitario Matri in attacco.
Il Catania gioca più compatto e chiude meritatamente in vantaggio la prima parte di gara grazie al gol di Bergessio al 21° lesto a bruciare la statua di Chiellini su un cross di Gomes. Della Juventus niente da segnalare.
Sotto una pioggia torrenziale la Juventus nel secondo tempo riacquista vivacità anche grazie all’innesto di Pepe per il fantasma Elia. Passano appena 4’ e Krasic con l’aiuto del portiere Andujar pareggia.
Il Catania perde vigore fisico e i bianconeri assediano l’area etnea. Diverse le palle gol sbagliate dai bianconeri: Krasic tira sul portiere dopo una fuga di 70 metri; Del Piero di testa a lato e al 44° la più colossale con Vidal che sbaglia un rigore in movimento.
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