Welcome home. Il saluto di benvenuto che lo Juventus Stadium ha voluto porgere ai suoi milioni di nuovi inquilini, 40.000 presenti sugli spalti, gli altri attanagliati agli schermi TV, è stato lo slogan più semplice, diretto e suggestivo per aprire le porte della nuova casa bianconera.
Una nuova casa bianconera che, oltre alle mirabolanti strutture tecnologiche e architettoniche, nella festa per la sua inaugurazione, ha colpito per il variegato mondo di ospiti/inquilini che erano presenti.
Il moto ripetuto sino all’ossessione “Uno stadio per le famiglie” si è concretizzato nella serata della grande festa. Il numero di pargoli allegri e festanti è stato il colpo d’occhio più bello della cerimonia inaugurale.
Il clima da grande cerimonia ha esaltato il genuino piangere, ridere, giocare dei bambini bianconeri assurti a veri protagonisti della serata. Bisognerà attendere adesso le partite ufficiali per avere conferme o nefaste smentite.
Le premesse sono eccezionali: famiglie presenti in ogni settore dello stadio e ultrà a presidiare la tribuna Sud. Il primo obiettivo è stato raggiunto, manca adesso quello più irto e difficile: la vittoria sportiva.
Il calore del pubblico, a contatto con i propri campioni, può portare in dote dagli 8 ai 12 punti in più (viste l’andamento casalingo delle ultime stagione tale incremento sarebbe il minimo sindacale).
Il dodicesimo uomo ha già iniziato ha vincere, attendiamo fiduciosi gli altri undici.
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