Porta bene l’Olimpico di Roma alla Juventus, magari ci fosse stata la stessa determinazione quando si gioca all’Olimpico di Torino, la classifica sarebbe più rosea e il posto in Champions più vicino.
La vittoria contro la Lazio grazie al gol di Pepe porta con sé una enorme e frustrante contraddizione. La gioia per le ritrovate speranze di conquista della Champions, i rimpianti , tantissimi, per i punti buttati via soprattutto con le medio-piccole.
Del Neri rilancia il 4-4-2 e schiera in avanti il duo Matri – Del Piero. In difesa si rivede Chiellini che fa coppia con Barzagli. Pepe viene chiamato a sostituire l’infortunato Marchisio. Speculare il modulo scelto da Reja per la Lazio.
La partita da subito assume una precisa fisionomia. I padroni di casa a condurre il gioco con una serie di passaggi orizzontali e pressing alto ogni volta che la Juventus entra in possesso palla. Tanto agonismo porta però a nulle conclusioni.
La palla gol più ghiotta arriva al 36° ma Matri tira su Muslera. Il secondo tempo rispecchia il primo. L’inerzia della gara cambia al 36° con l’espulsione di Ledesma. La Juventus spinge sul pedale e trova il gol di Pepe.
La Lazio è alle corde, ridotta in dieci e in debito d’ossigeno. Mancano tre giornate alla fine e i punti dalla Champions sono quattro. Troppi, in considerazione che sono tre le squadre da scavalcare.
Fondamentale diventa il prossimo turno con lo scontro diretto Udinese – Lazio e Roma – Milan, sempre che la Juventus batta il Chievo.