Se anche Rino Gattuso segna e per giunta di sinistro vuol dire che l’annata è da buttare e sperare che finisca al più presto. L’unica amara consolazione è che il Milan si avvicina allo scudetto a discapito dei cugini nerazzurri.
Terza partita consecutiva senza segnare. Dopo una prima parte di campionato con il miglior attacco adesso si fà fatica a costruire un’azione da gol. Toni si batte ma è limitato dai piedi non soprafini. Matri è sparito. Iaquinta è inpresentabile.
La Juventus regge bene il primo tempo quando la gara è vibrante e maschia. Melo e Marchisio si battano alla pari con Van Bommel e Gattuso. Chiellini e Barzagli annullano Ibrah. Quando sale il tasso tecnico la Juve sparisce.
Soprattutto dopo il gol subito da Gattuso con la compiacente complicità di Buffon, i bianconeri escono dalla gara. Nessuna reazione, nessuna trama di gioco, nessuna occasione. Insignificanti anche le sostituzioni.
Toni, il meno peggio degli attaccanti, lascia il posto a Iaquinta che non vede palla. Del Piero entra per Matri, assente ingiustificato, mentre tutti si aspettano la sostituzione con l’evanescente Martinez.
Finisce con i cori della curva che invocano Luciano Moggi e Marcello Lippi e Buffon che abbraccia sereno ed allegro i giocatori del Milan. La Champions è una chimera, un sogno ma l’incubo peggiore sarebbe rifare l’Europa League dai preliminari.
Meglio arrivare ottavi