La crescita dei giovani può portare anche a doverne pagare gli errori di inesperienza. È così successo che al 7° del secondo tempo, Giandonato, abbia ecceduto nella foga e atterrato Costant e l’inflessibile e mediocre Bergonzi l’abbia espulso.
Ad una manciata di secondi dalla fine Sorensen ha macchiato la sua eccellente prova, compresa di un clamoroso palo, dimenticandosi di Pellissier che non ha avuto difficoltà a trafiggere Storari. La linea giovane ha anche queste controindicazioni.
Stà ormai diventando una regola di questi ultimi anni: quando la Juventus insegue la capolista, oggi il Milan gli anni scorsi l’Inter, e la stessa rallenta, la Vecchia Signora non riesce a cogliere l’attimo per agguantare i fuggitivi.
A Verona è mancato un po’ tutto. Giocatori: forfait dell’ultimo minuto di Marchisio, Del Piero e Sissoko. Fortuna: un palo Sorensen e una traversa di Krasic. Piedi buoni: Iaquinta ha fallito miseramente il gol solo davanti a Sorrentino.
In tutto questo anche la deficitaria prestazione di Bergonzi. Rigore concesso al Chievo con azione inficiata da fuorigioco. Espulsione contestabile di Giandonato per presunto fallo da ultimo uomo. Mancata espulsione di Mantovani.
Resta il grosso rammarico di non aver chiuso bene l’anno e non aver messo un po’ di fiato sul collo del Milan. Chissà che Babbo Natale Marotta non ci faccia trovare sotto l’albero un centravanti per concretizzare i sogni di gloria.
La classifica è corta, sognare non è vietato, magari con una rosa più solida.