Ancora un pareggio, l’ennesimo. L’Europa League si chiude per la Juventus in una serata polacca da freezer aperto. Le rigide e miopi regole della UEFA non consentono all’arbitro di sospendere una partita ingiocabile.
La Juventus cerca di onorare l’impegno e di conquistare il passaggio al turno successivo ma è chiaramente penalizzata, decisamente molto più dei polacchi, dalle condizione atmosferiche. Cuore, gioco e grinta non sono bastati.
Ancora una volta, come ormai succede frequentemente in questo ultimo periodo, i bianconeri confezionano diverse palle gol ma non trovano un finalizzatore che concretizzi la mole di gioco prodotta.
In rapida successione, dopo lo svarione iniziale su corner che ha consentito al Lech, con il solito Rudnev, di passare in vantaggio al 12° del primo tempo, le occasioni fallite dai bianconeri. 16° Chiellini dopo papera del portiere gira a lato.
22° Sissoko penetra in area ma un rimpallo gli manda a lato di pochissimo la palla. 26° Pepe a lato da fuori area. 31° la più clamorosa: su punizione calciata da Del Piero, il portiere polacco non trattiene e Bonucci tira addosso allo stesso.
Nella ripresa le condizioni del campo peggiorano notevolmente e la Juventus non riesce a scardinare il bunker del Lech. Del Neri prova a dare più spinta e effettua diversi cambi. Il giusto premio arriva al 40° con Iaquinta.
Troppo tardi per continuare l’Europa League, ma non è un dramma.