E’ iniziato in maniera anomala il ritiro Juventus edizione 2010. Ricordando il bagno di folla dell’anno scorso e i propositi belligeranti dopo la pomposa campagna acquisti si è passati ad un più spartano raduno.
I tifosi della Vecchia Signora sono sempre numerosi ed innamorati della propria amata e l’hanno accolta all’arrivo perdonandole la pessima stagione appena passata. Del Piero è stato ancora una volta il catalizzatore dei cori e degli striscioni.
Poco spazio alle frivolezze, appena messo piede in Val Rendeva, la squadra è scesa subito in campo per la prima sgambata sotto gli occhi vigili di Del Neri, acclamato diverse volte dagli spalti. Gruppo compatto e Capitano in testa a condurlo.
Dopo il primo approccio light al nuovo metodo di preparazione di De Bellis, domenica mattina si è cominciato il vero lavoro. Sveglia presto, alle 7:45; colazione per essere pronti alle 8:30 negli spogliatoi; 9:30 in campo.
Effettuata la fase di riscaldamento i giocatori sono stati divisi in due gruppi. I difensori sono rimasti sul campo per un allenamento tattico gli altri in palestra per il potenziamento muscolare. Situazione che dopo s’è capovolta con seduta tattica sul campo per centrocampisti ed attaccanti.
In serata il lavoro è iniziato alle 16:50. Oltre alla parte atletica e tattica è comparso anche il pallone. Resta ancora la definire chi resterà per tutta la stagione. Del Neri chiedeva più certezze soprattutto in uscita, questa situazione di precariato crea qualche disagio anche a lui.