Una zattera alla deriva senza possibilità di trovare un isolotto su cui salvarsi. E’ racchiusa in quest’immagine la Juventus attuale. Dopo il sonante 3-0 contro l’Udinese la sensazione è quella di una squadra in balia delle correnti.
La sconfitta del Palermo nel derby serale aveva riaperto la porta della Champions che sino a quel momento sembrava chiusa. Una prestazione disonorevole ha invece richiuso con violenza quella porta e ora è in pericolo anche l’Europa League.
Sono bastati appena 9° all’Udinese per andare in vantaggio. Legrottaglie ha guardato Di Natale calciare sul palo e De Ceglie ha ammirato Sanchez stoppare, neanche tanto bene, e infilare indisturbato Manninger.
Chi si aspettava una veemente reazione della Juventus è rimasto deluso. Una punizione abbastanza telefonata di Del Piero è stato l’unico brivido corso dall’Udinese. Poca cosa in una squadra senza anima e senza orgoglio.
Zaccheroni prova a dare una svolta alla gara al 16° della ripresa inserendo Iaquinta per Del Piero ma è l’Udinese a farsi più volte pericolosa. E’ il 20° quando arriva il raddoppio con Pepe lesto a insaccare su corta respinta di Manninger.
Entra anche Giovinco che prova, con alcuni spunti in velocità, a scardinare la difesa udinese. Ammirevole ma l’Udinese con Di Natale triplica al 31°. Finisce mestamente la partita per la Juventus e speriamo quanto prima anche questo campionato.