Il tempo è galantuomo e la verità salta sempre fuori. Forse si dovrà attendere ancora un po’ ma sembra che alla fine gli avvocati della difesa di Luciano Moggi stiano riuscendo a trovare i tabulati misteriosamente scomparsi delle chiamate tra Bergamo/Pairetto e tanti Signori del calcio.
A Napoli il Colonnello Auricchio comincia a trincerarsi dietro le due parole più ricorrenti del suo attuale vocabolario, “non ricordo”, durante il controinterrogatorio della difesa quando si parla di Moratti, Facchetti e Galliani.
Un attento ed integerrimo servitore dello Stato che ha ascoltato tantissime telefonate tra Moggi e gli allora designatori arbitrali ha, incredibilmnente, omesso di “sentire” quelle tra diversi altri Dirigenti e gli stessi designatori.
Strano, molto strano, visto che, a quanto pare, il tenore delle stesse era identico a quello tra il “cattivo” Moggi e Pairetto e Bergamo. Ognuno si lamentava o chiedeva arbitri simpatici per le proprie squadre.
Il certosino lavoro dei periti della difesa comincia a fare scricchiolare l’impianto accusatorio del PM Narducci. Incredibile che su oltre 51mila telefonate intercettate al solo Bergamo siano state ascoltate solo quelle con Moggi.
C’è puzza di bruciato, forse il processo mediatico ha obnubilato la vista, ops l’udito, di parecchi investigatori contenti di apparire grazie al nome Juventus. Aspettiamo adesso di sapere cosa hanno dimenticato (involontariamente?) di sentire e trascrivere nelle chiamate tra milanesi e arbitri.