Un altro punto per muovere la classifica ma ancora tante, troppe difficoltà a fare gioco. Cambia modulo Zac ma i risultati sono ancora deludenti, la squadra non gira e troppi sono i giocatori che non stanno dando secondo aspettative.
Prima con il modulo con la difesa a tre imperniata con Cannavaro, Legrottaglie e Chiellini. Centrocampo obbligato da squalifiche e infortuni con l’ex Candreva deputato ad impostare e Melo a protezione della difesa.
Amauri Del Piero giocano in avanti, con Diego libero di inventare ma è il Livorno, più tonico ed aggressivo, a fare la partita. La Juventus cerca di applicarsi al nuovo modulo, gli uomini di Cosmi credono nell’impresa e duplicano le forze.
Quando la pressione livornese sembra scemare arriva il vantaggio degli amaranto. La solita dormita della immobile difesa bianconera lascia solo, indisturbato, Filippini (altezza 1,68 mt !), a centro area, di colpire e infilare Buffon.
La reazione bianconera è sterile e confusa. Il Livorno controlla bene e riparte. La sensazione che il gol possa arrivare su calcio piazzato è suffragata al 42° quando Legrottaglie insacca su punizione calciata da Diego.
Inizio ripresa con la Juventus che prova a spingere, ma la velleità offensive bianconere durano poco. La partita è brutta e spezzettata dai continui falli di gioco. Melo viene espulso e il Livorno sfiora la vittoria in un paio di occasioni.
Alla fine punto guadagnato ma c’è ancora tanto lavoro da fare, nel contempo godiamoci i giovani della Primavera che danno spettacolo nella Viareggio Cup.