La svolta in panchina non ha portato i tre punti alla Juventus ma si sono visti dei netti miglioramenti sul piano del gioco e della determinazione. Continua però il momento sfortunato. La Lazio, con il secondo tiro in porta nell’arco di tutta la partita, pareggia.
Zaccheroni non cambia molto rispetto al predecessore, anche perché gli abili e arruolati compongono giusto l’undici iniziale. De Ceglie , ottima la sua prova sostituisce lo squalificato Grosso, Caceres resta precauzionalmente in panchina.
La Juventus parte veloce e stringe d’assedio i laziali. Diego , Del Piero e Candreva hanno fra i piedi delle ottime occasioni ma non riescono a concretizzarle. Il possesso di palla è nettamente favorevole ai bianconeri che rischiano la beffa al 38° ma Manninger è presente.
Il copione non cambia nella ripresa con la Lazio costretta diverse volte a salvarsi in affanno e la Juventus che cerca il gol. De Ceglie sulla sinistra spedisce invitanti cross in area, Candreva idem sulla destra.
La svolta avviene al 25° quando Saccani assegna un generoso rigore alla Juventus per presunta spinta di Diakitè su Del Piero . Lo stesso Capitano s’incarica della battuta ed insacca. La gara sembra mettersi in discesa invece i bianconeri spariscono.
La paura di vincere e di sbagliare blocca la squadra che si fà raggiungere da Mauri 8 minuti dopo. Prova a reagire la Juventus ma ormai è ferma sulle gambe. Finisce la gara, almeno stavolta con un punto ma bisogna dare di più.