Quella vista a S. Siro è stata l’ennesima partita persa dalla Juventus senza, tutto sommato, non meritare più di tanto la sconfitta. La differenza l’ha fatta una deviazione della barriera sulla non irresistibile punizione di Snidjer.
Il pareggio raggiunto in quel fortunoso modo dai nerazzurri ha fatto crollare il delicato sistema nervoso della Juventus, come ha analizzato lucidamente a fine gara Mourinho, che sarà anche sbruffone, ma di calcio ne sà
Non gioca male la Juventus ma in alcuni tratti si denota palesemente la fragilità psicologica del momento. Passata in vantaggio con Diego al 10° riesce a controllare le rare sfuriate degli uomini di Mourinho per tutto il primo tempo.
Nella ripresa l’Inter alza i ritmi e la Juventus paga l’infortunio patito da Sissoko ad inizio gara. Il maliano, pur rimanendo stoicamente in campo, gioca a ritmi ridotti. Candreva è troppo nascosto sulla fascia, Diego eccede nei personalismi.
Chiellini è ancora una volta il trascinatore dei suoi ma anche lui deve arrendersi alla sfortuna quando un suo colpo di testa coglie il palo con Toldo battuto. Altro segnale di una stagione negativa dove tutto si accanisce contro i bianconeri.
La beffa si materializza al 44° quando Balotelli scaraventa indisturbato in rete un facile palla su respinta di Buffon. La Juventus non ha più la forza di reagire, il morale è sotto i tacchi e le forze mancano. Addio Coppa Italia.
Grazie lo stesso Ciro, sei stato, sei e sempre resterai uno Juventino DOC.