Vincono i bianconeri. No, purtroppo, non le partite. Vincono a livello individuale e questo non fa altro che acrescere la frustrazione e l’arrabbiatura visto che i giocatori ci sono e sono forti.
Buffon è stato giudicato miglior portiere degli ultimi venti anni.
Chiellini eletto miglior difensore della passata stagione. Il riconoscimento a Giorgine è arrivato dai suoi colleghi e ne sancisce in maniera definitiva la consacrazione tra i grandi e lo incorona nuovo leader di questa Juventus.
Con la sua abnegazione, con l’umiltà, la grinta e la costanza in campo e fuori, Chiellini ha soppiantato sia all’interno dello spogliatoi sia tra i cuori dei fans bianconeri alcune icone del gruppo. E questo sembrerebbe aver indispettito qualcuno.
Gli spifferi che escono dalle blindatissime mura di Vinovo dicono di un Ferrara all’angolo per avere messo spesso in panca alcuni vecchi compagni e che, parte del gruppo che lo segue, sia guidato appunto da Chiellini.
Voci, fantasie, leggende metropolitane, in questo bailamme di tutti che sanno tutto si inseriscono anche queste favole (?). Ci si chiede però: se lo spogliatoi è unito, come si dice, perché avere fatto una riunione (concitata) la settimana scorsa durata un paio d’ore a fine allenamento?
Ricostruire in corsa è difficile ed ormai 2 traguardi, campionato e Champions, sono persi, restano Europa League e Coppa Italia in palio. Traguardi meno prestigiosi che devono essere raggiunti e che valgono una stagione.
Vediamo da qui in avanti quanti ancora saranno degni di indossare in avvenire, onorandola, la maglia bianconera. Il credito per il glorioso passato è finito, altrimenti non ci sarà futuro.