Cade anche quest’ultimo tabù: il Chievo non aveva mai battuto la Juventus. Continua il periodo negativo dei bianconeri a cui Ferrara non riesce a dare un’anima e un gioco. Poco ha fatto il Chievo e ancora meno la Juventus.
Paolucci non poteva essere e non sarà il salvatore della patria. Panchinaro nel Siena, non ci si poteva aspettare da lui niente di più di quello che ha dato. Chi invece dovrebbe dare cuore, gambe, grinta e dimostrare attaccamento alla maglia è assente da molto.
La grave crisi che attanaglia i bianconeri non ha un unico colpevole. Scaricare solo su Ferrara la totale responsabilità delle pessime prestazioni offerte dai bianconeri non aiuta a venirne furori. Poche chiacchiere e molto lavoro, è l’unica ricetta valida.
La vittoria contro il Napoli in Coppa Italia aveva illuso che la risalita fosse arrivata, il Chievo ha riportato alla triste realtà. Oltre alla mancanza di idee, la Juventus, attraversa un periodo piuttosto sfortunato anche per gli infortuni.
Il campo di patate su cui si è giocato a Verona ha agevolato la fisicità degli scaligeri che, una volta passati in vantaggio, non hanno avuto difficoltà a controllare le sterili offensive bianconere. Troppo vacui e leggeri Paolucci, Del Piero e Diego.
Quello che lascia perplessi è anche un altro aspetto: la Juventus non ha ancora segnato su punizione. Il gioco è wanted, ma almeno sfruttare le palle inattive. Niente, nessuno che sappia più calciare una punizione, neanche Del Piero. E adesso siamo 5°, fuori dalla Champions.