Due calci d’angolo avevano portato tre punti e un po’ di ottimismo nella vittoriosa trasferta di Parma. Tre calci d’angolo hanno fatto sprofondare nuovamente la Juventus nel baratro e al 4° posto in classifica, scavalcata anche dal Napoli.
Il risultato è troppo pesante e bugiardo se rapportato al gioco espresso da Milan e Juventus, ma gli errori si pagano. La svolta della partita è stato il primo gol con la bambola difensiva su un innocuo calcio d’angolo.
La Juventus ha tentato, specialmente ad inizio ripresa, di chiudere il Milan nella propria metà campo ma è stata solamente una reazione dettata dall’orgoglio. Spento quell’iniziale ardore la Juventus s’è ritrovata inerme e inetta.
La cronica mancanza d’un uomo d’ordine è riaffiorata anche ieri in maniera drammatica. Il tanto acclamato ingresso di Del Piero è ormai più una speranza che una consapevole mossa tattica. Anche il capitano sembra avere finito le cartucce.
Diego è scomparso, relegato sulla destra, all’ingresso di Del Piero. Amauri ha combattuto ma, da solo isolato in avanti, nulla può. Ecco che le insidie maggiori le ha portate ancora una volta Chiellini, unico ancora con la voglia di lottare.
Eliminiamo la parola scudetto dal vocabolario bianconero per questa stagione. Resta un terzo posto da conquistare che vuol dire Champions League, senza trascurare la Europa League e, mercoledì, il quarto di Coppa Italia contro il brillante Napoli di Mazzarri.