Quando una cosa deve andare male, andrà male. E’ la legge di Murphy. Ormai non ci resta che metterla sul piano dell’ironia. Un’autentica Caporetto bianconera quella che sta vivendo la Juventus in quest’ultimo mese.
Anche il Catania, mestamente ultimo in classifica, riesce, con un tiro in porta, a segnare due reti e portare via da Torino tre punti. E’ paradossale e anche surreale, ma il primo tiro degli etnei nello specchio della porta di Manninger è avvenuto al 86°.
Tutto questo non giustifica la penosa prestazione dei bianconeri. Ferrara non aveva grandi scelte, tra squalifiche e infortuni la squadra da schierare era fatta. Unico dilemma sino alla fine il ballottaggio Del Piero-Amauri vinto da quest’ultimo.
Parte bene la Juventus con un discreto fraseggio a centrocampo ma è il Catania a passare al 23° su calcio di rigore provocato ingenuamente da Tiago. E’ una mazzata tremenda anche perché i tifosi fischiano sonoramente la squadra.
Felipe Melo risente più degli altri della contestazione e Ferrara è costretto alla sostituzione con Salihamidzic. Proprio Brazzo al 20° del secondo tempo segna il gol del pareggio della Juventus. La rete galvanizza i bianconeri che spingono sull’acceleratore.
Entrano anche Del Piero e Giovinco ma il forcing bianconero sortisce solamente diverse occasioni da gol che non vengono adeguatamente sfruttate. Il Catania è più cinico e con un veloce contropiede segna il gol vittoria.