Ha dell’incredibile il momento no della Juventus. Agli errori di un tecnico giovane e subito catapultato nel palcoscenico calcistico con il compito più difficile, dirigere la Juventus, si sommano altri fattori negativi.
Il fallimento della campagna acquisti. Diego a Bari ha confezionato l’ennesima serata negativa calciando malamente il calcio di rigore che avrebbe permesso alla Juventus il pareggio e poi è letteralmente sparito.
La vecchia guardia ha tradito. Cannavaro, Legrottaglie, Amauri, in parte lo stesso Buffon, sono stati surclassati dagli semisconosciuti baresi cha hanno dimostrato di avere più voglia e fame di vittorie. E stiamo parlando dell’intelaiatura dell’Italia cha andrà in Sudafrica.
Fattore sfortuna. Non è giusto accampare di queste scusanti ma nel periodo negativo và messo in conto anche questo. La dea bandata ha voltato le spalle alla Vecchia Signora che ci ha messo si del suo, ma ieri a Bari tutto è andato storto.
C’è stata una minima reazione dopo l’umiliante eliminazione dalla Champions, ma ci sono stati anche dei grossolani errori. Il Bari ha sfruttato quasi tutte le occasioni capitategli, la Juventus no. Imprecisione, bravura di Gilet e anche un pizzico di sorte negativa.
Trezeguet s’è confermato cecchino ritrovato, Caceres ha ribadito il buon momento, Poulsen buono in interdizione, pessimo in costruzione. Per gli altri serata insufficiente. Catania domenica e poi la lunga sosta mai tanto attesa per recuperare energie fisiche e mentali.