Non è mai bello e/o piacevole perdere, ne nelle partite ufficiali ne nelle amichevoli, se poi il risultato è piuttosto netto e la prestazione scialba occorre fermarsi e analizzare attentamente le cause con molta serenità e schiettezza.
Il Villareal di Giuseppe Rossi ha dato alla Juventus una sonora lezione di gioco culminata con un rotondo 4-1 che smorza gli eccessivi entusiasmi che la vittoria con il Real Madrid aveva acceso tra tifosi, Dirigenza e squadra.
Una sconfitta salutare. Dopo la vittoria contro i galaticos forse s’era perso il senso della realtà e l’ambiente già preparava i festeggiamenti per scudetti e trofei vari. E’ stato un dejà vu di un comportamento che avveniva anni fa in casa Inter dopo le vittorie estive nei vari tornei Tim o Moretti per poi restare a zero tituli a fine anno.
Poco da salvare comunque nel complesso della partita. Buono l’esordio del neo acquisto Caceres e buona anche la prova di Giovinco che ha vivacizzato l’attacco bianconero. La coppia Iaquinta-Amauri è parsa più in forma di Del Piero-Trezeguet.
I gol sono arrivati al 42° del primo tempo da Cazorla con una bomba all’incrocio. Il Villareal ha raddoppiato al 6° della ripresa con Nilmar e triplicato al 32° con Pires. Gol bandiera per la Juventus con Amauri al 35°, definitivo 4-1 di Pires al 45°.
Ancora fischi per Cannavaro. Ognuno in libera coscienza giudica il comportamento avuto dal giocatore in questi anni, non chiediamo di applaudirlo e osannarlo ma, per il bene della squadra e per i comuni obiettivi da raggiungere, di mettere fine a questo antipatico e deleterio atteggiamento.