Pellissier non sarà dimenticato facilmente dai tifosi bianconeri e ancor meno dalla allegra combriccola che domenica doveva difendere Buffon dagli assalti dell’attaccante scaligero e che ha, ancora una volta, toppato clamorosamente.
Un impressionante involuzione nella fase difensiva, in particolar modo quando si gioca in casa, ha quest’anno contraddistinto la Juventus. 3 gol da Cagliari e Chievo; 2 dal Palermo, Milan e Chelsea (questi ci possono stare); 1 da Samp, Catania e Bologna.
I numeri sono inconfutabili. Quei gol hanno fatto perdere tanti punti alla Juventus ma il dilemma da sciogliere è racchiuso in due tesi: giocatori non all’altezza o modulo poco elastico e quindi facilmente perforabile?
I difensori bianconeri sono tutti al di sopra di ogni sospetto. In fondo tolto Molinaro gli altri sono tutti nazionali: Buffon, Legrottaglie e Chiellini per l’Italia; Melberg capitano della Svezia e Grygera pilastro della Repubblica Ceca.
Analizzando i gol subiti si nota la quasi totale identica modalità. Difesa alta, passaggio filtrante e attaccante solo davanti a Buffon. Forse un atteggiamento difensivo più accorto visto che i nostri difensori non sono dei centometristi sarebbe stato più saggio.
Tenendo conto dell’età di Melberg (32), Legrottaglie ( 33) Zebina (31), il via a Andrade (risoluzione del contratto) e Knezevic, è chiaro che bisogna comprare. I nomi sono diversi: il sogno Mexes, la new entry Agger (24), il promettente palermitano Simon Kjaer (19) e il senese Zuniga (23) del Siena e il redivivo Zapata (24) dell’Udinese.